Dopo dieci anni...

Un'esperienza scolastica "PARTICOLARE", che ha trovato nel tempo la sua dignità e una profonda valenza didattica, pedagogica ed educativa. La PLURICLASSE, che un tempo era l'ultimo passo prima della chiusura di una scuola, è ora una RISORSA. Un gruppo eterogeneo di ragazzi ed educatori che lavora e cresce insieme senza distinzione di classi. Un PROGETTO EDUCATIVO condiviso fra ragazzi, famiglie e docenti basato sul BENESSERE psicofisico di tutti, il PIACERE di stare insieme, la voglia di CONDIVIDERE le fatiche, coniugando la migliore tradizione con la modernità più efficace.

venerdì 30 dicembre 2011

« Se ho visto più lontano, 
è perché stavo sulle spalle di giganti »
(Isaac Newton)
CHE SIA PER TUTTI UN ANNO MIGLIORE

sabato 17 dicembre 2011

Piccola riflessione di maestre e maestri.
Con questa esperienza i nostri ragazzi ci hanno insegnato come la creatività si sviluppa e si esprime solo se trova spazi di libertà. Noi maestri non sapevamo nulla del loro progetto, si sono accaparrati tutto il materiale di scarto e si sono chiusi nell’aula-laboratorio.
Ci hanno detto: “Vi fidate di noi?”. Cosa potevamo dire? “Certo!”
Abbiamo rischiato e ne è valsa la pena.
In fondo è un bell’augurio per il Natale.
Il materiale scartato è diventato… un presepe!
In fondo la creatività è “vedere”
quello che gli altri ancora non vedono.

Alla fine del mese di novembre sono venuti a scuola due tecnici che ci hanno portato una lavagna magica che si chiama L.I.M. (Lavagna Interattiva Multimediale). Montandola, i due tecnici hanno fatto un macello sui tavoli. C’erano scatoloni, sacchi, sacchetti, teli… C’era anche la scatola enorme della Lim, sarà grande più di due metri. È da quel momento che ci è venuta l’idea. Fare un presepe. Tutti voi penserete che è brutto, invece è un capolavoro! Abbiamo cominciato con la scatola contenente la Lim, poi Daniel e Giosuè ci hanno portato tutto l’altro materiale. Le cose più difficili le fanno i grandi, mentre i più piccoli pensano alle cose più facili. Col permesso dei maestri abbiamo preso i colori per fare il cielo e l’erba e tutto il materiale che serviva: brillantini, colla, … Con il polistirolo abbiamo fatto le case e, indovinate un po’, la nostra Milena ha fatto le rose con strisce sottili di nylon pitturate di rosso con foglie verdi. Giada e Deborah si sono concentrate sul cielo e sui brillantini per il cielo e la neve. Catia ha pensato al fiume, le stelline e la casa-locanda “Ai QUATTRO VENTI” che è la locanda della rappresentazione teatrale che faremo alla festa del 22 dicembre. Greta ci è stata molto utile perché ci ha procurato i sassolini. Il giovedì ci siamo uniti con il maestro Davide che è il maestro di religione, visto che è il più esperto di elettricità e il più buono (gli altri maestri sono più velenosi…) Con lui abbiamo fatto un grande recupero di tempo e anche un impianto elettrico. A casa stiamo facendo le statuine. Il giorno della recita, alla fine e dopo gli applausi, noi ragazzi faremo una bella sorpresa a tutti! A noi piace questo progetto del presepe perché abbiamo fatto una cosa nuova e diversa dai progetti dei nostri ex compagni. E ci siamo divertiti!
(SCRITTURA COLLETTIVA)


Chi verrà alla Festa di Natale vedrà tutto dal vivo. Per chi non viene… pubblicheremo delle foto.

venerdì 16 dicembre 2011

ABBIAMO APERTO UNA FINESTRA. SUL MONDO.
Il venticinque novembre sono venuti due elettricisti per montare la lavagna multimediale che si chiama L.I.M. cioè Lavagna Interattiva Multimediale. Viene detta multimediale perchè si scrive con le dita, si può fare di tutto ed è collegata sempre ad internet. I tecnici hanno cominciato a lavorare sul muro segnando con un pannello i punti dove fare i buchi di fissaggio. Successivamente con il trapano hanno bucato la parete, hanno messo i tappi nei buchi e hanno avvitato dei pezzi di plastica di sostegno. Alle plastiche hanno appeso la Lim e sopra il proiettore. Hanno collegato tutti i fili fra loro e con il computer. Hanno messo la batteria nel telecomando, nel mouse e nella tastiera che sono wireless cioè senza fili e si possono portare in giro. Ci sono anche le casse per il suono e il maestro ha attaccato la stampante. 
Adesso dobbiamo imparare bene come funziona ma di certo le lezioni sono molto più belle e interessanti.
(Scrittura collettiva - VALENTINO 3° - GIOSUE' 4° - DANIEL 5°)


PER SAPERNE DI PIU' (genitori... cliccate qui)
http://www.innovascuola.gov.it/opencms/opencms/lim/lim.html
http://www.pianetascuola.it/didattica/articolo/lim-la-lavagna-interattiva-multimediale

giovedì 15 dicembre 2011

DIN - DON! 
Suonare le campane a San Bortolo.
Ogni lunedì sera mio fratello Manuel, che frequenta la terza media, va a suonare le campane nel campanile di San Bortolo. Sono un gruppo di cinque ragazzi che da circa un anno imparano a suonare le campane. Il maestro è Giorgio, il papà di Giosuè. Nel campanile di San Bortolo ci sono sei campane. Ogni campana ha un numero. La più grande ha il numero cinque e la più piccola il numero sei. Manuel suona la seconda. Il maestro chiama il numero della campana e ciascuno tira la corda quando sente il numero della propria. La più grossa campana di San Bortolo pesa 11 quintali e la più piccola 2,5. Mio fratello Manuel è tanto contento di suonare le campane perchè gli piaceva già da quando era piccolo. Anche il maestro Alessio se lo ricorda quando alla Scuola dell'infanzia costruiva sempre campanili con le costruzioni.
(GIULIA 2° e MANUEL terza media)

domenica 4 dicembre 2011