Dopo dieci anni...

Un'esperienza scolastica "PARTICOLARE", che ha trovato nel tempo la sua dignità e una profonda valenza didattica, pedagogica ed educativa. La PLURICLASSE, che un tempo era l'ultimo passo prima della chiusura di una scuola, è ora una RISORSA. Un gruppo eterogeneo di ragazzi ed educatori che lavora e cresce insieme senza distinzione di classi. Un PROGETTO EDUCATIVO condiviso fra ragazzi, famiglie e docenti basato sul BENESSERE psicofisico di tutti, il PIACERE di stare insieme, la voglia di CONDIVIDERE le fatiche, coniugando la migliore tradizione con la modernità più efficace.

venerdì 9 settembre 2011


Esce per Altreconomia Edizioni:
“Riprendiamoci la scuola”
Un libro che racconta la “resistenza” della scuola italiana e fornisce gli strumenti per riappropriarsene.  
“Nella vita non avevo previsto di fare l’insegnante”. Comincia così il “diario” di Alex Corlazzoli, maestro di 
campagna e giornalista. “Ho scritto questo libro per raccontare la mia scuola, la scuola pubblica, dal mio punto di vista di insegnante precario, giornalista e cittadino”. Mentre attende -come ogni anno- una nuova cattedra, Corlazzoli racconta, con sconfinata passione, come resistere al degrado quotidiano e riappropriarci della “nostra” scuola.
La scuola italiana è al default. I locali sono obsoleti e cadenti, più della metà a rischio sismico, le classi sempre più numerose, gli insegnanti di sostegno insufficienti, il “corpo docente” con un’età media molto alta, le dotazioni informatiche ancora insufficienti, il sistema di valutazione discutibile, i programmi scolastici omologati, i genitori costretti a contribuire “volontariamente” per la mancanza della carta igienica o di quella per le fotocopie.
Questo libro raccoglie -a partire dall’esperienza personale del maestro Alex- dati e numeri, aneddoti e racconti di varia umanità e didattica: le storie delle scuole che “resistono” dalla Lombardia a Palermo, le domande ingenue ma attualissime come: “Maestro, perché dobbiamo fare il test degli Invalidi?”. Ma soprattutto descrive gli strumenti con i quali gli insegnanti e i genitori che non si arrendono possono provare a riappropriarsi della scuola: dagli organi collegiali, alle associazioni di base e familiari come ReteScuole, fino alla class action.
Così Alex Corlazzoli chiude ogni giugno il suo anno scolastico: “Ragazzi, ora che la scuola è finita posso dirvi che spero di essere riuscito a fare lezione facendovi divertire. Vi chiedo scusa se ho sbagliato con qualcuno di voi, ma ogni persona è diversa dall’altra. Anche il maestro ha il suo carattere. Quando sarete grandi non ricorderete gli assiri e i babilonesi, ma non dimenticate mai quattro regole.       Uno. Rompete sempre le scatole. 
Due. Non state zitti di fronte alle ingiustizie. 
Tre. Non siate mai indifferenti. Se passate di fronte a un uomo che chiede la carità, chiedetevi perché è lì? 
Quattro. Viaggiate”.

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