Dopo dieci anni...

Un'esperienza scolastica "PARTICOLARE", che ha trovato nel tempo la sua dignità e una profonda valenza didattica, pedagogica ed educativa. La PLURICLASSE, che un tempo era l'ultimo passo prima della chiusura di una scuola, è ora una RISORSA. Un gruppo eterogeneo di ragazzi ed educatori che lavora e cresce insieme senza distinzione di classi. Un PROGETTO EDUCATIVO condiviso fra ragazzi, famiglie e docenti basato sul BENESSERE psicofisico di tutti, il PIACERE di stare insieme, la voglia di CONDIVIDERE le fatiche, coniugando la migliore tradizione con la modernità più efficace.

mercoledì 27 luglio 2011

CHISSA' SE NOI LA FACCIAMO...!? (prima parte)

La “Peer Education”: l’educazione tra pari

La Peer Education è una innovativa metodologia da utilizzare come nuova risorsa nell’ambito della prevenzione all’interno della scuola. E’ una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status.I destinatari vengono considerati in modo completamente nuovo: non più utenti da istruire perché carenti di informazioni, ma bensì soggetti portatori di risorse, conoscenze, capacità, potere.
I giovani possono allora partecipare all’intervento in modo attivo, anche stabilendo la direzione e le linee della prevenzione.
La Peer Education agisce sulla scuola, sul contesto, sui giovani e sul contesto in cui è inserito l’individuo.
La Peer Education agisce su ciò che caratterizza il gruppo classe:
- Schemi comunicativi ridondanti
- Rapporti costretti entro ruoli
- Emozionalità agita e non pensata
Peer educator utilizzano come strumento una comunicazione paritaria. La finalità della comunicazione dei Peer è quella di intervenire sull’altro, di “influenzarlo”, di “persuaderlo”, e di comunicargli qualcosa che, dopo lo scambio comunicativo, genererà una situazione nuova. Un clima umano positivo è un fattore fondamentale per il buon esito di qualsiasi organizzazione e sistema sociale.
I Peer educator agiscono come agenti di cambiamento. Il gruppo costituito da Peer e studenti non è strutturato secondo gerarchie poiché nessun Peer assume una funzione autoritaria (il peer assume il “compito” di facilitare la discussione) e di tipo formale. All’inizio i Peer proporranno soltanto la disposizione in circolo delle sedie, fondamentale per garantire una comunicazione realmente circolare con tutti, e per facilitare quel cambiamento di contesto necessario a stimolare la comunicazione ed un atteggiamento di tipo esplorativo. Il gruppo stabilisce insieme gli argomenti da trattare, non si interrompere chi parla, si accetta qualsiasi punto di vista,non si denigra o deride nessuno, si gioca insieme, ci si diverte insieme.
L’obiettivo principale dell’incontro del gruppo classe con i Peer è quello di favorire la conoscenza reciproca e la comunicazione o la cooperazione tra tutti i membri del gruppo classe, creare un clima sereno di reciproco rispetto in cui ognuno soddisfi il proprio bisogno sia di appartenenza che di individualità. Risolvere i conflitti, analizzare i problemi e trovare insieme le possibili soluzioni giocando, simulando situazioni possibili. Tutto ciò è importante anche per imparare a discutere insieme ascoltando senza interrompere, accettando tutte le opinioni , sentendosi liberi di esprimere la propria, in un reciproco arricchimento e confronto.
I compiti dei Peer sono: osservare come gli alunni si dispongono in cerchio, se tutti sono coinvolti nella discussione, se tutti si sentono a proprio agio, a chi sono dirette le comunicazioni, come si svolgono gli interventi. Tali osservazioni sono importanti per verificare i rapporti all’interno del gruppo, rilevare il cambiamento che tale iniziativa provoca nei ragazzi, per innescare il cambiamento.
Il lavoro dei Peer è centrato sul miglioramento dei rapporti fra i membri. I Peer dovranno sostenere i ragazzi più timidi e”smorzare”quelli più aggressivi, facilitare la comunicazione, chiedendo chiarimenti in caso di interventi confusi, evidenziando i pareri emersi senza tralasciarne nessuno. Ognuno deve mettere in gioco le proprie potenzialità, competenze e risorse e capire che dall’altro diverso da sè si può apprendere e condividere il meglio che è in ognuno. Ogni ragazzo deve riconoscere nel compagno un ruolo, un valore ed una dimensione positiva.
L’atmosfera scolastica è il risultato dell’interagire reciproco dei membri dell’intera comunità scolastica, e la sua qualità va considerata come una conseguenza del modo con cui i diversi membri della scuola si relazionano reciprocamente. I Peer servendosi di giochi psicologici o utilizzando strumenti creati da loro stessi creano un clima rilassato. I ragazzi sono aiutati a sviluppare le proprie capacità relazionali, le competenze comunicative ed organizzative, la creatività e la disponibilità al cambiamento: competenze necessarie ad affrontare gli eventi della vita.
Il corpo docente tramite strategie di formazione e cooperazione è coinvolto nei progetti di Peer Education, in modo che il tema della prevenzione al disagio giovanile venga incorporato all’interno dei contenuti scolastici stabilmente.
Articolo a cura della Dott.ssa Paola Catalano

1 commento:

  1. Dirigente Scolastica26 agosto 2011 alle ore 00:35

    Con questi imoortanti "ripassi"dei grandi temi che tuuti gli educatori- insegnanti dovrebbero conoscere per operare ,nel confronto, le proprie scelte educative e metodologico- didadttiche,sicuramente ...vi preparaate a partire ...alla grande!!!!!
    Un caro augurio di un fruttuoso e felice anno scolastico a tutti i bambini/ragazzini, ai Docenti e ai Collaboratori Scolastici.
    Grazie anche della vs disponibilità ad orari "flessibili" che vanno a confermaqre il "bene" che volete alla vs scuola.

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