Dopo dieci anni...

Un'esperienza scolastica "PARTICOLARE", che ha trovato nel tempo la sua dignità e una profonda valenza didattica, pedagogica ed educativa. La PLURICLASSE, che un tempo era l'ultimo passo prima della chiusura di una scuola, è ora una RISORSA. Un gruppo eterogeneo di ragazzi ed educatori che lavora e cresce insieme senza distinzione di classi. Un PROGETTO EDUCATIVO condiviso fra ragazzi, famiglie e docenti basato sul BENESSERE psicofisico di tutti, il PIACERE di stare insieme, la voglia di CONDIVIDERE le fatiche, coniugando la migliore tradizione con la modernità più efficace.

giovedì 15 marzo 2012

DALLE LETTERE SCRITTE 
DAI RAGAZZI DELLA SCUOLA AD ALBERTO RIELLO

I miei genitori mi hanno detto che forse sono ancora piccolo per capire tante cose, ma il lavoro che Alberto fa con i ragazzi nelle scuole è veramente molto importante. Mamma e papà sperano che io non entri mai nella pancia della balena, ma se mi prendo qualche morsicone nel sedere mi aiuta a crescere meglio. (Valentino 3°)

Quando abbiamo finito lo spettacolo ho pensato di essere andato male e invece sono stato bravo. La cosa che mi ha emozionato di più è stato quando hai detto che la recita che avevamo fatto, per te era un miracolo. (Daniel 5°)

Il saluto-risveglio mi è piaciuto tanto. Adesso i maestri ce lo fanno fare quasi tutte le mattine. Quando abbiamo fatto la balena con la cupola ho sentito un’emozione fortissima come se fosse un’esplosione. (Giada 4°)


Quando ci sei tu è sempre festa. La mia parte preferita è stato fare la balena perché mi piace stare sotto il telo. Mi hai insegnato che per diventare un bambino bravo devo obbedire al papà, alla mamma e ai maestri. (Daniel 3°) 

Vorrei ringraziarti per tutto il tempo passato insieme, per questa esperienza unica. Per averci fatto capire che per recitare non occorre un copione perché nel copione ci sono le personalità di tutti. Seriamo di rincontrarci. (Catia 5°)

Prima di iniziare lo spettacolo ahi detto: “Io non lascerò un pezzettino di cuore, ma molto di più”. Questo a me è piaciuto tantissimo. Ci hai resi così felici che adesso siamo più gentili con gli altri. Un giorno ci rincontreremo e ci daremo un bell’abbraccio. Grazie a chi ti ha mandato. (Martina 5°)

La sera dopo lo spettacolo già mi mancavi.  Stamattina ho anche pianto un po’. Dai, prenditi un giorno libero e vieni a trovarci! (Greta 3°)

Dopo questi giorni passati insieme ti voglio ringraziare delle cose fatte. Anche se sono state difficili, perché non le avevamo mai fatte prima, mi sono piaciute perché erano belle e nuove. (Giosuè 4°)

Questa esperienza mi è piaciuta. Ho capito che non serve un mese per realizzare un buon lavoro. Ho provato gioia, fatica nel recitare la mia parte, ma soprattutto ho scoperto che mi piace…recitare! (Deborah 5°)


A me è dispiaciuto non essere a scuola questi giorni, ma ero all’ospedale. Quando sei venuto a trovarmi a casa con i miei amici e i maestri avrei voluto che non andaste più via. La sera dello spettacolo alla fine anch’io sono salita sul palco e ho detto la mia frase: “Sono diventato grande perché mi hanno tolto le tonsille!” Alberto, promettimi che tornerai. (Giulia 2°) 

A me è piaciuto tanto andare tutti alla croce ad ascoltare il silenzio. E a te? Mi sono sentita molto felice quando mi hanno detto che sono stata brava. Quando vuoi vieni a trovarci che noi siamo qua ad aspettarti. (Elisa 2°)

Il 27 febbraio sei arrivato tu, una persona felice del suo lavoro e con un sacco di pazienza. Ci hai insegnato che bisogna prendere le occasioni e non arrendersi mai. 
Venerdì, quando tu non c’eri, si sentiva che era nato qualcosa di forte. 
Ci hai lasciato una pallina rotta, il fornellino rotto, l’orologio rotto del maestro Alessio e la canzone Alegria. 
Grazie Alberto, non saremo mai in parità. (Milena 5°)



1 commento:

  1. Bravi ragazzi!Le vostre lettere sono belle e sincere,speriamo che Alberto vi ascolti e torni presto,perchè è piaciuto molto anche a noi genitori. Ciao Cristina

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