C'è poi la ridicola questione del
programma...
Carl R. Rogers
LIBERTA' NELL'APPRENDIMENTO
"Educato è l’uomo che abbia imparato ad imparare, imparato ad adattarsi e a mutare, che sa che nessuna conoscenza è certa e che solo il processo di ricerca è una base sufficiente di certezza…C’è, poi, la ridicola questione del programma…possiamo ragionevolmente essere sicuri di sapere ciò che gli allievi dovrebbero conoscere?… Considero la facilitazione dell’apprendimento personale, autonomo, significativo, sperimentale l’unico scopo dell’educazione….il promuovere un simile tipo di apprendimento non deriva dalle capacità didattiche del docente, né sulla sua conoscenza tecnica della materia, né sull’impiego di messi audiovisivi, né sull’insegnamento programmato…si basa su certe qualità attitudinali che si manifestano nel rapporto interpersonale tra il facilitatore e il discente".
Le attitudini di cui parla l’Autore sono: la genuinità (i sentimenti del docente sono riconoscibili come autentici e non delegati a lui dall’istituzione; se egli è se stesso potrà incontrare l’allievo su una base personale); la stima, la fiducia, l’accettazione (egli stima la persona del discente, le sue opinioni); la comprensione empatica (può comprendere le reazioni intime del discente, sicché questi può pensare "Qualcuno sa quello che provo; sembra un altro me stesso e non mi giudica…posso crescere e imparare"