"Quando il maestro mette la cravatta...
succede qualcosa!" (Valentino 2°)
L'11 maggio 2011 Catia e Milena sono andate (col maestro)
a Padova, all'ITSCT "Einaudi",
per parlare al Convegno-Seminario GOLD "Documentazione, reti, territorio".
Abbiamo trattato il tema "LA DOCUMENTAZIONE E TERRITORI DIFFICILI".
Ecco, a grande richiesta, il testo dei loro interventi.
Buongiorno.
Io mi chiamo Catia e vado a scuola nella Scuola Primaria di San Bortolo delle Montagne. Io e la mia compagna Milena leggiamo perché abbiamo un po’ di paura a parlare con tanta gente davanti.
Volevamo raccontarvi alcune cose di noi. La nostra scuola è una piccola scuola di montagna con 15 bambini, perciò lavoriamo in una pluriclasse tutti insieme. Siamo fortunati perché lavoriamo bene. I grandi aiutano i piccoli e i piccoli imparano dai grandi. I piccoli sono avvantaggiati perché ascoltano anche il programma dei grandi e i grandi ripassano ascoltando quello dei piccoli. Nella nostra scuola abbiamo il tempo pieno. La scuola inizia alle 8 e mezza e finisce alle 15 e 30 del pomeriggio, così quando nevica possiamo andare a fare il corso di sci.
Da quest’anno ci siamo inventati delle cose nuove. Con il maestro abbiamo costruito il blog della scuola e anche un piccolo orticello dove abbiamo seminato di tutto. Qualcosa è già cresciuto.
Buongiorno, io sono Milena.
Catia è fortunata perché abita in piazza e arriva a piedi, ma io e molti altri dobbiamo svegliarci alle sei e un quarto perché alle sette passa il pulmino.
Nove anni fa a San Bortolo arrivò un maestro. Si chiama Alessio. Poteva andare a Badia Calavena, il paese giù in vallata, invece è salito da noi. Adesso è arrivata anche la maestra Luisella.
Noi lavoriamo in una pluriclasse. Molti dicono che è un macello, ma si sbagliano di grosso. È molto semplice e poi impariamo ad andare d’accordo.
Abbiamo un cortile grande che usiamo come palestra e molte materie le facciamo all’aperto.
La neve può diventare anche un problema perché è faticoso muoversi, ma per noi è una festa (facciamo anche il corso di sci!).
Fino all’anno scorso facevamo il giornalino della scuola, ma si consumava tanta carta e lo leggevano in pochi. Così abbiamo fatto un blog su internet, così può vederlo chi vuole. A me piace andare in questa scuola perché abbiamo tutto e siamo liberi.
Grazie per averci ascoltato.
Alla fine, ovviamente, applausi!